IL MIGLIOR CONSIGLIO SULLA SCRITTURA (PARTE 2)

scrittura creativa


Rieccomi a voi con la seconda parte del “miglior consiglio sulla scrittura”. Nel precedente post eravate rimasti con una certa suspense? Ottimo! Era proprio quello che volevo, dal momento che alla fine del testo avevo piazzato un bel cliffhanger. Che cos’è un cliffhanger? Ve ne parlerò più avanti (e anche questo, sappiatelo, è un cliffhanger).

Adesso approfondiamo invece gli ultimi punti del Consiglio.

  • Scrivere

Cominciate a scrivere subito, senza preoccuparvi se siete idonei alla procedura, se conoscete abbastanza a fondo le norme editoriali, se avete tempo, se intendete farlo per tutta la vita oppure se riuscirete a concentrare i vostri sforzi solo per un pomeriggio, un’ora, qualche minuto. Scrivete! E non temete che le parole che buttate giù su notes o sullo schermo del computer siano coerenti, armoniose, adeguate al tema che avete nella testa. Inseguite le vostre idee e fissatele sul pc, prima che si dileguino e vi salutino per sempre. Se non acchiappate al volo un’idea e non la trattenete a voi, non riuscirete più a recuperarla; nella vostra mente, magari, se ne presenterà un’altra, forse addirittura più maestosa o accattivante, ma questa sarà persa.

Il foglio o lo schermo bianco vi preoccupano? Non abbiate paura. Buttatevi nell’impresa a capofitto; scrivete anche se trovate che le prime righe siano ripugnanti, e l’unica cosa che vorreste fare è tornare indietro e revisionare subito il testo, o nella peggiore delle ipotesi chiudere il file e navigare senza meta in rete per un paio d’ore.

L’importante è concludere una prima bozza del vostro racconto o romanzo; da qui, la strada sarà tutta in discesa (forse).

  • Revisionare

A questo punto, le cose si fanno davvero serie. Leggere, per chi ama la narrativa, dovrebbe essere una passeggiata. Scrivere, una volta affrontate le prime paure e superato il blocco dello scrittore, abbastanza semplice, anzi per chi si sente ispirato addirittura galvanizzante. La revisione, invece, è il momento in cui bisogna diventare impietosi e aggredire il proprio stesso testo, correggendolo senza pietà fino a renderlo lucente come una stella.

Io ho un metodo di scrittura assai particolare e, ve lo anticipo, poco diffuso. Ve ne parlerò in seguito, ve lo proporrò e potrete scegliere se fa per voi o se preferite seguire metodi più tradizionali, ma ve lo spiego già in poche parole: scrivo per scene, buttando giù spezzoni di trama che ho nella testa, senza fare una scaletta preventiva e senza sapere dove mi porterà la narrazione, chi saranno i protagonisti e quale sarà la storia finale. Questo “metodo” bizzarro mi consente di scrivere in abbondanza e lavorare in contemporanea a progetti diversi, ma rende cruciale (e piuttosto laboriosa) la fase della revisione.

Revisionate tutto: ambientazione, coerenza della trama, credibilità dei personaggi, freschezza dei dialoghi. Andate nel dettaglio e assicuratevi che grammatica e sintassi siano corrette, infine controllate con scrupolosità che il testo non presenti dei refusi.

Vi parlerò di tutto questo in futuro, ma nel frattempo mi pare di avervi lasciato già dei buoni spunti su cui ragionare.

  • Ripetere

Questa parte del Consiglio è presto spiegata: bisogna ripetere con costanza l’intero processo. Siate coraggiosi. Non lasciate affondare i vostri sogni nel mare dell’oblio perché non vi sentite preparati, avete paura del giudizio dei lettori o credete che non valga la pena di sforzarsi tanto. Comporre un racconto o un romanzo non è (sempre) facile. Ci vuole passione, impegno, tenacia e anche un pizzico di follia, ma vi garantisco che ne vale la pena.

Vi sono piaciuti i vari punti del mitico Consiglio? Fatemelo sapere nei commenti, e se ne avete voglia datemi suggerimenti per migliorare, perché apprezzo tutti i consigli legati al processo della scrittura.

Ci vediamo presto con nuovi post,

Chiara

Commenti