IL MIGLIOR CONSIGLIO SULLA SCRITTURA (PARTE PRIMA)

Scrittura creativa


Esiste un unico consiglio sulla scrittura, che ho trovato in rete dopo secoli (no, scherzo: decenni) di lettura di manuali sulle tecniche narrative e consultazione febbrile di siti dedicati, che da solo mi ha cambiato la vita, almeno dal punto di vista della scrittura. È un consiglio così prezioso che vorrei tatuarmelo sulla pelle, farne uno striscione da appendere in sala o quantomeno scrivere su un centinaio di Post-it da attaccare a ogni mobile di casa.

Non posso fare a meno di condividerlo con voi, per inaugurare al meglio il mio neonato blog:

  • Leggere, leggere, leggere
  • Scrivere, scrivere, scrivere
  • Revisionare, revisionare, revisionare
  • Ripetere

Ecco fatto, direi che non serve altro e posso chiudere già oggi, al suo primo post, il mio novello blog, avendo in sostanza detto tutto ciò che serve per scrivere un buon romanzo.

Chiara, ma fai sul serio?

Ovviamente no, sto scherzando😁

Do quindi libero sfogo alla mia passione per la scrittura e vado un po’ più nel dettaglio, approfondendo i vari punti di questa mitica lista (avete letto “La vertigine della lista” di Umberto Eco? No? Primo consiglio da parte della vostra amica scribacchina: fatelo, e non fermatevi a questo libro di Eco ma leggete tutta la sua produzione, nella speranza di acquisire, anche solo per osmosi, qualche tratto della sua magnifica arte narrativa). Ebbene, dicevamo, ecco un’analisi dettagliata delle varie componenti del Consiglio:

  1. Leggere

Leggete qualsiasi cosa. Leggete quello che più amate e che raggiunge i vertici del genere letterario in cui ambite a diventare eccellenti scrittori; per esempio un libro di Alessandro Baricco, per apprezzarne la narrativa fluente e dal tono poetico, uno degli sterminati romanzi di George R. R. Martin per imparare a costruire un fantasy cruento e dalla trama complessa, uno qualsiasi dei racconti di fantascienza di Philip K. Dick per scoprire fin dove può spingersi l’immaginazione umana nella previsione del futuro, oppure “Il mondo dopo la fine del mondo” di Nick Harkaway, se cercate un libro che contenga un po’ tutti i generi possibili (non sto scherzando: è un romanzo fantastico, e ve ne parlerò in futuro; intanto, leggetelo). Leggete anche i generi che prediligete di meno; io non amo i gialli, per esempio, ma ho trovato interessanti letture come “Uomini che odiano le donne” di Stieg Larsson o “La verità sul caso Harry Quebert” di Joël Dicker.

Non limitatevi, però, ai romanzi migliori dei campi di vostro interesse; leggete anche quelli non proprio perfetti, per capire da quali errori tenervi lontani. Una storia fiacca o poco credibile? Leggendo tanti romanzi mediocri scoprirete quali sono i peggiori buchi di trama e imparerete invece ad architettare una storia impeccabile. Personaggi piatti, che non lasciano il segno? Leggendo romanzi poco coinvolgenti capirete su cosa dovrete puntare per rendere i vostri personaggi indimenticabili. Stile narrativo noioso, con ripetizioni, congiuntivi sbagliati e senza alcuna “coloritura” del testo? Leggete e rendetevi conto in quali punti il vostro sguardo comincia a staccarsi dalla pagina e vaga sulla libreria davanti a voi, sul soffitto, verso la finestra, ovunque tranne che sul libro che avete in mano; così imparerete cosa non vi piace e come fare a scrivere, al contrario, una storia che vi entusiasma.

Leggete sempre e ovunque, anche mentre siete in fila per prendere il treno o davanti alle Poste; se proprio non avete il tempo di leggere, considerate almeno l’idea di ascoltare un audiolibro.

Ho sviscerato il primo punto, ma le cose ancora da dire sul mitico Consiglio sono ancora tante. Vi aspetto nel prossimo post sull’argomento!

A presto,

Chiara


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